Garnier Italia in collaborazione con Carrefour Italia, il partner Moige e con il supporto e patrocinio dell’Istituto Italiano Imballaggio, presenta il progetto “Insieme rendiamo il mondo più bello“.
“Dal punta di vista dei bambini tutto è più semplice”. Quanta verità in così poche parole, vero?
Con questo messaggio, ieri a Milano presso la Fondazione Feltrinelli, Garnier ha presentato la nuova iniziativa “Insieme rendiamo il mondo più bello”.
Vi abbiamo già parlato del programma “Sharing Beauty with All” del Gruppo L’Oréal e quest’oggi è con grande piacere che vi parlo del progetto “Insieme rendiamo il mondo più bello” di Garnier.
L’obbiettivo è quello di proporre ai consumatori prodotti sostenibili e accessibili e di incoraggiarli affinché le scelte di acquisto siano più consapevoli.
Pensate sia solo questo? In realtà durante la conferenza stampa è scaturito anche il grande desiderio di Garnier di contribuire nel miglioramento dell’ambiente per poter offrire un mondo più pulito alle generazioni future.
Presentazione del progetto di Garnier “Insieme rendiamo il mondo più bello”
Il grande compito di presentare questo progetto è stato dato a Damien Favre (general manager garnier), il quale ha subito svelato alla platea che a volerlo fortemente è stata la grande Paola Gilardi. Per molti è la responsabile relazioni pubbliche del gruppo L’Oreal Italia, ma per chi ha avuto la fortuna di conversare con lei, sa che è molto di più. Per ciò non ci stupisce scoprire che dietro ad una iniziativa così importante c’è proprio lei. Come sempre ha saputo stupire la stampa raccontando da dove è nata l’idea di “Insieme rendiamo il mondo più bello” e mostrando tutto l’entusiasmo che Garnier e Carrefour hanno dedicato per portare avanti questo progetto.
Ma di cosa si tratta esattamente?
E’ un progetto educativo, in cui vengono coinvolte le scuole elementari a favore del riciclo e della sostenibilità dei rifiuti. Perché partire proprio dalle scuole? La risposta ci viene fornita da Elisabetta Gavasci Scala, vice presidente del Moige (una onlus che agisce per la protezione e la sicurezza dei bambini).
Affinché i nostri figli crescano sani, bisogna dare a loro l’educazione ambientale corretta. Quindi è necessario che si inizi a scuola!
Ecco perché il Moige sostiene un’iniziativa così importante. Hanno a cuore, non solo la crescita dei bambini, ma anche il loro futuro. E come ha sottolineato Paola Gilardi, è necessario agire ora per poter “consegnare” un mondo pulito ai futuri bambini.
Il progetto viene articolato attraverso attività educational, materiali didattici e open day. E ciò che ci colpisce di più è che non sarà dedicato solo ai bambini attraverso la storia di Rici e Clò (da cui il nome RiciClò), ma sarà rivolto anche ai genitori. Un modo per garantire continuità in un processo di educazione che non termina (e non deve terminare) a scuola.
Ma come viene percepito dagli italiani l’argomento sostenibilità
Molto interessante scoprire il “pensiero” degli italiani per quanto riguarda il riciclo. Infatti per supportare l’iniziativa, è in corso un’attività di ricerca rivolta sia alla popolazione italiana che ai partecipanti all’iniziativa. Il prof. Mario Tozzi, esperto in materia, ha rivelato che
tutti gli italiani (o quasi) sanno che la salvaguardia dell’ambiente è una questione cruciale. Inoltre più del 40% ritiene che l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente sia effettivo.
E’ proprio questo ottimismo che a noi media ci fa credere davvero in un progetto così interessante.
Durante la presentazione di questi studi, è intervenuto anche Grégoire Kaufman, il direttore commerciale e marketing di Carrefour Italia, che ha confermato quanto abbiano apprezzato la possibilità di affiancare Garnier e il Moige in questo progetto. Perchè hanno ben chiaro quanto sia importante coinvolgere i bambini in un’attività in cui si dia grande spazio ai valori basati sulla sostenibilità ambientale e il rispetto della natura attraverso il tema del riciclo. Ultimo intervento è stato quello di Marco Sachet, direttore dell’Istituto Italiano Imballaggio, che vede il riciclo come una nuova opportunità su cui puntare.
Il problema dei contenitori diventa reale nelle case italiane nel momento in cui vengono messi nei basket. Ecco perché è necessario cambiare modo di vedere gli imballaggi: non ingombri, ma nuove risorse.
Infine il pensiero che ci fa credere in questo progetto ancora di più arriva da Damien Favre. Ancora una volta sottolinea che il lavoro di squadra tra soggetti diversi (ma appartenenti a realtà neanche troppo lontane), può davvero cambiare il mondo. Garnier Italia è pronta a puntare molto su questo progetto che non avrà una durata breve, ma bensì triennale.
