Arroccato sulla cima di una collina nel cuore della Provenza, Oppède le Vieux offre viste mozzafiato sugli splendidi paesaggi del Luberon. Questo incantevole borgo è un luogo di tranquillità e autenticità, ideale per passeggiare e godere della bellezza senza tempo. È una destinazione imperdibile per gli amanti del patrimonio storico e della natura preservata.


Un viaggio attraverso i secoli di un villaggio provenzale
Oppède le Vieux vanta una storia millenaria, risalente all’antichità. Il nome stesso del villaggio, derivato da “oppidum”, testimonia l’importanza storica del luogo e la presenza celtica. Resti di epoca romana, come un altare dedicato a Mercurio, mosaici e monete, sono conservati nel Museo di Cavaillon. La Via Domizia, una delle principali strade romane, attraversava questa regione, evidenziando la sua importanza strategica.
Nel Medioevo, Oppède fu proprietà del conte di Tolosa prima di diventare proprietà papale dopo la crociata contro gli Albigesi nel 1274. Il villaggio subì numerosi ribaltamenti di potere e danni durante gli assalti militari, come quello di Raimondo di Turenne. Oppède accolse l’antipapa Benedetto XIII durante il grande scisma e più tardi tornò sotto il controllo del papa di Roma.






Il massacro dei Valdesi e la storia moderna
La storia di Oppède fu segnata nel XVI secolo dall’inquisizione di Jean de Roma e dal tragico massacro dei valdesi del Luberon nel 1545, perpetrato da Jean Maynier, signore di Oppède. Condannato a morte nel 1551, la sua famiglia si convertì al protestantesimo e lasciò la Provenza per trasferirsi nella regione di La Rochelle alla fine del XVII secolo.
Nel XIX secolo, la popolazione si trasferì in pianura, formando il nuovo centro di Oppède-les-Poulivets, mentre il vecchio villaggio fu progressivamente abbandonato. Nel 1791, Oppède cessò di essere una dipendenza papale per unirsi alla Francia.
Un Ricco Patrimonio Storico
Le rovine del Castello Medievale
Le rovine del castello di Oppède sono testimonianze di un passato glorioso. Composto da un’imponente torre e robuste mura, il castello domina il paesaggio nonostante i segni del tempo. Le vecchie botteghe che lo circondano evocano la vita commerciale del passato. Passeggiando nei dintorni, si possono ammirare case risalenti ai secoli XV e XVI e quattro lavatoi recentemente restaurati, simboli della cura per la conservazione del patrimonio locale.
La Chiesa di Notre-Dame-Dalidon
Arroccata in cima all’antica Oppède, la chiesa di Notre-Dame-Dalidon ha resistito al tempo. Questa chiesa romanica, arricchita da aggiunte gotiche nel 1592, offre un panorama mozzafiato sul Luberon. Attualmente in fase di restauro grazie a donazioni patrocinate da Michel Leeb, la chiesa è un esempio di architettura storica ben conservata. Ai piedi di questa chiesa, la chiesa del Sacro Cuore di Oppède-lès-Poulivets arricchisce ulteriormente il patrimonio del villaggio.
La Cappella dei Penitenti Bianchi
La Cappella dei Penitenti Bianchi, con la sua architettura romanica e le sue finemente lavorate sculture in pietra calcarea bianca, è un gioiello imperdibile della regione. Costruita grazie a una donazione del barone di Maynier nel 1609-1610, la cappella è stata un centro di preghiera e opere caritative per secoli.






Esplorare Oppède le Vieux
Oppède le Vieux è un villaggio che invita a scoprire ogni suo angolo nascosto. Passeggiare tra le sue stradine tortuose, ammirare i resti delle mura e godere delle viste panoramiche sul Luberon sono esperienze che arricchiscono l’anima. La sobrietà e l’autenticità del luogo, lontano dal turismo di massa, offrono un’esperienza unica e immersiva nel cuore della Provenza.






Oppède le Vieux è un tesoro nascosto che merita di essere scoperto. Con il suo ricco patrimonio storico, le sue viste mozzafiato e la sua atmosfera autentica, è il luogo ideale per un soggiorno all’insegna della scoperta e della tranquillità. Non perdete l’occasione di visitare questo affascinante villaggio provenzale e lasciatevi incantare dalla sua bellezza senza tempo.
Per maggiori informazioni:
https://www.destinationluberon.com
Post non sponsorizzato – Invitata da Destination Luberon e Atout France Italia
Photo credit Diego Zaga