Ogni volta che i miei amici e parenti vengono a visitare Piacenza, mi chiedono dove si trova il castello della città. E già, vedo le mura che in molte parti sono ancora ben visibili e la domanda emerge spontanea. Devo dire che io mi diverto molto nel rispondere <<Noi abbiamo un Palazzo Farnese e non un castello>>. Un bellissimo palazzo storico che si trova in piazza Cittadella e che ospita i musei civici della città ed è anche la sede provinciale dell’Archivio di Stato. Nei musei civici troviamo un’interessante sezione dedicata al periodo medievale con affreschi provenienti dalle chiese piacentine, il museo archeologico (dove troviamo il fegato etrusco), una raccolta di armi dell’Ottocento, una serie di carrozze, i fasti farnesiani, il museo del Risorgimento, la pinacoteca, sculture e una collezione di vetri e ceramiche.
Palazzo Farnese: la sua storia
Nella zona in cui si trova il palazzo, già dal 1373 sorgeva un fortilizio, chiamato cittadella nuova oppure cittadella di Fodesta, voluta dal duca di Milano Galeazzo II Visconti e all’epoca signore della città. L’ubicazione di questa fortificazione consentiva il controllo dell’abitato e permetteva un agevole accesso al fiume Po e, da qui, a Milano, capitale del ducato visconteo. In origine, la cittadella viscontea era un forte con 4 torri sugli angoli e difeso da un fossato. All’ingresso c’era il mastio con il ponte e ponticello levatoi. Nel 1545 papa Paolo III, facente parte della famiglia Farnese, decretò Piacenza e Parma un ducato autonomo sotto il comando del figlio Pierluigi Farnese.
La congiura del conte Anguissola e la finestra murata
Il nuovo duca scelse Piacenza come capitale del ducato e la cittadella viscontea come residenza. Fece quindi realizzare un nuovo e moderno castello, ubicandolo in una posizione strategica per avere il controllo di attacchi. La costruzione del nuovo edificio fu una delle tante ragioni che portarono a compimento la congiura guidata dal conte Giovanni Anguissola, con l’appoggio del governatore di Milano e dell’imperatore Carlo V. Poiché egli e i suoi compagni ritenevano più agevole colpire il duca all’interno della vecchia cittadella piuttosto che nel nuovo castello. Nel settembre del 1547, all’interno della cittadella, il duca Pierluigi Farnese fu ferito e ucciso da parte da Anguissola. A seguito dell’uccisione, il corpo del Farnese fu lanciato al di fuori del palazzo. La finestra, da cui fu gettato il cadavere del duca, posta sul lato occidentale dell’edificio, venne murata.
Questa finestra murata è ancora ben visibile e questa storia nasconde molte leggende che si tramandano di generazione in generazione nelle famiglie piacentine.
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