L’Appennino Tosco-Emiliano è una meraviglia nascosta che non smette mai di affascinare chi lo visita. Questa domenica ho avuto l’opportunità di fare un giro ad anello nella zona della Sambuca Pistoiese, un vero viaggio tra natura incontaminata, storia e la magia del bramito dei daini. Ma andiamo per gradi e ripercorriamo insieme questo affascinante trekking.
Il fascino dell’Appennino Tosco-Emiliano
Questa zona è nota per le sue dolci colline e montagne, ricche di storia e cultura. Ogni borgo, per quanto piccolo, custodisce storie antiche e tradizioni che sopravvivono nei secoli. E questo vale anche per la Sambuca Pistoiese, un piccolo comune che ha giocato un ruolo cruciale nella storia.
Borghi caratteristici
Durante questo trekking, ho attraversato alcuni dei borghi più tranquilli ed affascinanti che abbia mai visto. Qui, il tempo sembra essersi fermato, e le case in pietra e le strade acciottolate raccontano storie di un passato lontano. Uno di questi borghi è Pratopiano, immerso in una calma quasi irreale.
Il punto di partenza: Pavana e i dintorni
Ho iniziato il mio percorso a Cà del Chicco, un altro di questi piccoli borghi poco dopo Pavana, una località famosa anche grazie al cantautore Francesco Guccini, già dalla parte toscana sulla SS 64. Qui ho preso il Sentiero CAI 163 direzione Posola.
Arrivata al bivio col Sentiero CAI 161 ho avuto qualche problema. Il sentiero era poco visibile a causa della caduta di alberi, ma grazie all’app Georesq sono riuscita a ritrovare la strada corretta. Questa app si è rivelata particolarmente utile in questa zona poco battuta in cui la segnaletica è carente.
Pratopiano: un borgo affascinante
Pratopiano è un piccolo borgo abitato solo da poche persone, mantiene intatto il fascino di un tempo, con le sue case in pietra e una vista mozzafiato sui boschi circostanti. È stato un piacere fermarsi qui per una breve pausa e godersi la tranquillità.
Sentiero CAI 165: direzione Sambuca
Dopo Pratopiano, ho preso il sentiero CAI 165 in direzione Sambuca. Questo tratto del percorso è immerso nel bosco, ed è qui che ho potuto ascoltare i bramiti dei daini, un’esperienza davvero unica. I daini in amore emettono suoni profondi e gutturali che riecheggiano nel silenzio del bosco, creando un’atmosfera magica.
La Sambuca Pistoiese: borgo medievale
Arrivata alla Sambuca Pistoiese, ho potuto ammirare questo affascinante borgo medievale. Durante il Medioevo, la Sambuca aveva un ruolo strategico grazie alla sua posizione sul confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa. Oggi, passeggiando tra le sue stradine acciottolate, si può ancora percepire l’atmosfera di un passato ricco di storia.
Le vie storiche: Via Francigena e Via Francesca della Sambuca
Uno degli aspetti più affascinanti di questo trekking è la presenza di due antiche vie di pellegrinaggio che attraversano la zona: la Via Francigena, che collegava l’Europa settentrionale a Roma, e la Via Francesca della Sambuca, che unisce Bologna a Pistoia. Questi cammini offrono non solo l’opportunità di immergersi nella natura, ma anche di ripercorrere le orme dei pellegrini medievali.
Ritorno verso il punto di partenza: Sentiero CAI 163
Dopo aver visitato la Sambuca, ho ripreso il sentiero CAI 163 che mi ha riportato al punto di partenza. Anche questo tratto di percorso si svolge prevalentemente sotto il bosco, offrendo un’ombra piacevole e una quiete rigenerante.
La fauna locale: i daini in amore
L’aspetto più affascinante di questa escursione è stato sicuramente il bramito dei daini. In questo periodo dell’anno, i maschi cercano di attirare le femmine con i loro richiami potenti, creando una sorta di sinfonia naturale che accompagna i trekker lungo il cammino.
Consigli per i trekker
Se hai intenzione di fare questo trekking, ti consiglio di portare con te abbastanza acqua, anche se a Sambuca P. puoi trovare una sorgente. E’ un percorso di km 12 con un’ascesa di 800 mt.