Fiocco azzurro a Monte delle Vigne: è nato “Monticello”, lo Spumante Metodo Classico

Fiocco azzurro a Monte delle Vigne: è nato “Monticello”, lo Spumante Metodo Classico

C’è un gioiello, nel cuore di Parma, sconosciuto ai più. Un ex convento, fondato a metà del 1200, che porta con orgoglio (ma senza spavalderia) i segni del tempo e delle vicende storiche che ha attraversato. Al centro della navata, ancora adorna di affreschi, non banchi pronti ad accogliere religiosi e fedeli; oggi, alcune botti di legno a fare da supporto al protagonista della serata. Lo sguardo si posa per la prima volta sulla nera etichetta di “Monticello”, il primo Spumante Metodo Classico di Monte delle Vigne, sulla sobria ed elegante scritta dorata messa ancor più in risalto dalla luce vespertina che filtra alle nostre spalle. Il contiguo giardino e i chiostri che lo delimitano sono pervasi di musica d’atmosfera e tutto è pronto per approfondire la conoscenza col nuovo nato dell’azienda di Ozzano Taro.

Con “Monticello”, lo Spumante Metodo Classico, si allarga la famiglia di Monte delle Vigne

Con i suoi 40 ettari di vigneto in regime biologico certificato, Monte delle Vigne rappresenta una delle realtà più importanti della viticoltura parmigiana. Ampia la gamma dei vitigni coltivati attorno alla Cantina, sulle colline che salgono dalla riva destra del fiume Taro fino ad arrivare a 300m di altitudine: dalle uve autoctone a quelle internazionali, capaci di dare origine sia ai grandi vini fermi da invecchiamento che ai mossi di pronta beva tanto cari a noi emiliani. E se per la produzione dei vini frizzanti erano già utilizzate le due metodologie possibili, ovvero fermentazione in bottiglia ed autoclave, per gli spumanti si è sempre fatto affidamento solo su quest’ultima. Fino ad ora.

In Assaggio

Il colpo d’occhio del bicchiere è brioso ed elegante, mai sfrontato, con mousse fine e persistente a fare da corona. Il naso è delicato, quasi timido all’inizio, ma che pian piano si apre su toni floreali ed erbacei con lievi accenni tostati. Qualche tocco di cipria e di confetto. Una parte del vino base compie fermentazione ed affinamento in legno e questo spiega la cremosità del sorso, che prosegue piacevolmente sapido e coerente con quanto espresso al naso. La chiusura è pulita con una leggera nota amaricante. Perfetto compagno di serate in compagnia, estremamente versatile negli abbinamenti, supererà egregiamente il banco di prova dell’imminente stagione estiva. “Gentile” è l’aggettivo che meglio rappresenta questo Brut Nature, che siamo curiosi di riassaggiare con qualche mese in più sulle spalle post sboccatura.

Spumante Brut Nature “Monticello” 2022

95% Chardonnay, 5% Barbera

Sboccatura 02/2025

Maira Marchini

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