Per la curiosità dal mondo, oggi restiamo in Italia e scopriamo il calendario romano? Come era diviso il tempo in passato? Per noi l’inizio dell’anno arriva con il mese di gennaio. Ma Gennaio è sempre stato il mese in cui iniziava l’anno? Secondo le fonti storiche e letterarie, Romolo, fondatore di Roma nel 753 a.C., avrebbe scandito per primo il tempo. Aveva diviso l’anno in dieci mesi, da marzo a dicembre, per un totale di 304 giorni. Mentre non si era occupato del periodo invernale di oltre 60 giorni.
Il nome dei mesi corrispondeva alla divinità, cui erano dedicati oppure alla loro posizione nella sequenza ( quintilis, sextilis, september, october, november e december erano i mesi dal quinto al decimo). Questa suddivisione rispecchiava i ritmi di vita di una società arcaica, dipendente dal ciclo delle stagioni, che concentrava le attività pubbliche e sociali nel periodo della “bella stagione” per sospenderle in inverno.
Il calendario romano: quando l’anno iniziava a Marzo
L’esistenza di calendari con i mesi da marzo a dicembre è confermata anche da fonti archeologiche come la Tabula capuana. Era un calendario rituale etrusco risalente al V secolo a.C.. Il re Numa Pompilio invece allungò i giorni a 355 e i mesi a 12, aggiungendo così gennaio e febbraio. Probabilmente in quel momento non erano i nomi di questi mesi). Febbraio poi era alla fine dell’anno, in coda a dicembre. L’anno iniziava a marzo, perché tutte le attività fondamentali ripartivano da quel mese.
Quando l’anno inizia a gennaio?
Questo cambio probabilmente avvenne con l’arrivo della repubblica, intorno al 509 a.C.. Così l’inizio dell’anno fu anticipato a gennaio: esso è del resto il mese in cui la luce, passato il giorno più corto dell’anno il 21 dicembre, ricomincia a guadagnare terreno rispetto all’oscurità. Fu allora che gennaio (Ianuarius) prese questo nome, dal dio Giano che proteggeva tutti i passaggi e quindi i nuovi inizi (ianua è, in latino, la porta).