Il Castello di La Napoule è un antico castello a Mandelieu situato sulla costa della Francia meridionale, a circa 5 km a ovest di Cannes. Il castello di La Napoule è stato costruito nel XIV secolo come fortezza difensiva e successivamente ricostruito in stile neogotico dai suoi proprietari american, Henry Clews Jr. a Marie, alla fine del XIX secolo. Oggi il castello è un museo d’arte e una destinazione molto turistica. La struttura ospita una vasta collezione di opere d’arte moderne e contemporanea, nonché una grande biblioteca. Inoltre, il castello e i suoi giardini sono spesso utilizzati per eventi speciali, come matrimoni e concerti all’aperto. Dalle sue terrazze offre una vista panoramica sulla costa della Costa Azzurra, rendendolo un luogo ideale per una passeggiata rilassante.
Il castello di La Napoule: la sua storia
Nel XIV secolo i Conti di Villeneuve costruirono il Castello di La Napoule sui ruderi di un antico forte, ancora visibili alle estremità del Cortile: la Torre Romana (IV secolo) e la Torre Saracena (XI secolo). Distrutto durante la Rivoluzione Francese l’edificio mostra oggi solo le mura di cinta e una parte dell’ala est. Nel XIX secolo le rovine furono rilevate da vetrai, che ricostruirono la parte centrale del Castello di La Napoule per ricavarne i propri laboratori e i forni, ma l’edificio attuale non fu ricostruito che nel 1920 dagli artisti statunitensi Henry e Marie Clews. Faro della vita mondana in Costa Azzurra dagli anni ’20 agli anni ’50, fu luogo d’incontro d’artisti, dandy, intellettuali, principesse e principi che accorrevano per presenziare ai riti anacronistici e ai deliri artistici dei proprietari.
Cosa vedere all’interno
Il chiostro Henry Clews fu pittore e scultore e molti dei suoi lavori decorano l’architettura del Castello. Il chiostro, ad esempio, è decorato da piccoli spiriti primitivi, caratterizzati dalle smorfie e dai grandi ventri, il cui stile è ispirato all’arte precolombiana. Tra questi troviamo The Glik, totem posto accanto al chiostro, che accoglie i visitatori del Castello. In numerosi punti dell’edificio si trova un monogramma nato dalla fusione delle iniziali dei coniugi: una H e una M intrecciate con due C. Varianti di questo monogramma riportano semplicemente una H o una M a segnalare gli apporti all’aspetto del Castello (sculture o disegni) rispettivamente di Henry e Marie.
Il Dio degli Umori Mistici
Accanto alla porta d’ingresso, sormontata dalla scritt Once upon a time (C’era una volta), si trova il God Homormacios (il Dio degli Umori Mistici), Questa sta tua, regalo di nozze di Henry a Marie, è un autoritrato simbolico di Henry che s’immeda in Don Chisciotte, caraliere romantico sognatore e …. vendicativo. Sul basamento un angioletto con uriala spezzata che si guarda lombelico rappresenta il God of Human Love (Dio dell’Amore Umano) il cui narcisismo ed egocentrismo stigmatizzano le imperfezioni dell’umana natura. Dallaltro lato della colonna Adamo ed Eva sono ritratti come giovinetti, gli adulti colpevoli del peccato originale cedono insolitamente il posto a due esseri innocenti. La corona di visi ai piedi della statua mette in caricatura la borghesia dei primi del XX secolo.
Solo i visi centrali (Gesù affiancato da Maria e Maria Mad-dalena) e quelli di due neonati non appaiono volgari: è la lotta tra il male (meschinità, orgoglio, avidità) e il bene (innocenza, sacrificio). Anche nel suo epitaffio Henry Clews si definirà come Master of the Humor Mystic (Signore dell’Umor Mistico).
La sala d’ingresso
Oggi l’abitazione dei Clews appartiene a La Napoule Art Foundation, associazione creata da Marie nel 1951 con lo scopo di valorizzare l’opera di Henry Clews e accogliere in residenza artisti di tutto il mondo. Le porte dell’ingresso, come molti dei mobili, furono aggiunte dai Clews per dare un aspetto più medioevale alle parti ricostruite. Sulle porte è inciso Mirth, Mith, Mistery (Ilarità, Mito, Mistero), le stesse parole riportate sulla tomba di Henry. Due pannelli scolpiti indicano i bagni: il pavone rappresenta l’orgoglio maschile e indica il cammino agli uomini mentre una gallina con i suoi pulcini evoca la donna, materna e frivola al tempo stesso. A fianco della porta del salone due busti rappresentano un medico sdegnoso e un suo paziente martirizzato; Henry si prende gioco dei medici, compiacenti e vanagloriosi.
Il salone
Sebbene il padre fosse un ricco banchiere ben noto a Wall Street Henry Clews decise, contro la volontà paterna, di dedicarsi all’arte: alla pittura prima e alla scultura poi. La sua prima mostra, in occasione della quale furono esposti alcuni dei quadri che ritroviamo qui, fu un insuc-cesso: i critici americani imputarono questo fallimento al fatto che Henry non avesse frequentato una scuola d’arte e così egli decise di riservare da allora i suoi lavori alla propria cerchia. Autodidatta di talento apprese molto a contatto con l’ambiente artistico parigino, soprattutto grazie al rapporto con Rodin con cui condivideva l’interesse per le figure espressive e dettagliate.
Nelle teche si trovano le sue prime sculture realizzate in uno stile classico; le opere successive di Clews saranno molto diverse, incorporando elementi di scultura primitiva o una sensibilità piuttosto moderna. La serie di sculture Les Bourgeoises (Le borghesi) raffigura le donne dell’alta società i cui corpi sgraziati, rappresentati con grande meticolosità di dettagli, ne evocano la loro grettezza morale: sono diffi-denti, orgogliose e sprezzanti. Tra i ritratti figura Louise, prima moglie di Henry, con il figlio Henry III.
La sala pranzo Gotica
Le porte di questa sala, scolpite da Henry Clews, rappresentano due società completamente diverse. Nella Ginocrazia regna una donna, affiancata da due uomini gracili. Non vi è alcun frutto sugli alberi, gli animali sono tristi e alcune mantidi religiose si fronteggiano. Nella seconda società, l’Androcrazia, regna un uomo, affiancato da due donne giovani e floride. Qui i frutti abbondano, gli animali sono felici e alcuni uccelli si baciano. Questa caricatura misogina è accompagnata da una dicitura che sormonta le porte: Save me Marie from the Gynocrats, Scientists and Democrats (Salvami Marie dai Ginocrati, dagli Scienziati e dai Democratici).
Una rivalsa contro Elsie Clews, antropologa, femminista impegnata e sorella di Henry. Il vero nome della sposa di Henry era all’origine Elsie, come la sorella dello scultore, da lui detestata. Egli le chiese pertanto di cambiare il nome in Marie per evocare una volta di più la Santa Vergine. A destra della porta un quadro ritrae i coniugi negli abiti medioevali. Questi erano indossati in occasione dei loro ricevimenti. Marie Clews si atteggia chiaramente a Vergine Maria, un soggetto che appare frequentemente nel Castello. Due falsi fonti battesimali accentuano la rassomiglianza di questa sala con una chiesa. In un’abside dell’ala ovest una teca conserva alcune ceramiche del Stafordshire fabbricate dal nonno di Henry.
Lo studio
Vi troviamo tutti gli stili di Clews: dal più classico, con il ritratto di Henry attorniato dalla sua cerchia, al più allegorico. Il basamento centrale, sul tema della guerra, illustra le manifestazioni dell’istinto bestiale dell’uomo. Questa stele è stata realizzata per accogliere la statua The Thinker (Il Pensatore), che ammicca a Rodin. La statua è collocata in un angolo della stanza. Al fondo, vicino a un calco in gesso del viso di Voltaire, c’è la fotografia di Henry Clews. É ritratto accanto alla propria maschera mortuaria che assomiglia stranamente alla faccia di Don Chisciotte.
La terrazza
All’epoca di Henry e Marie non esisteva il porto e la costa era poco abitata. La terrazza non esisteva ancora e solo negli anni ’30 i Clews costruirono il bastione che scende al mare.
Nel prossimo articolo vi raccontiamo la curiosità delle tombe di Henry e Marie.
Per maggiore informazioni potete visitare i siti:
https://www.mandelieu-tourisme.com/it/
https://cotedazurfrance.fr/en/
Post non sponsorizzato – Invitati da Atout France Italie e Côte d’Azur France.