Appassiona milioni di persone sin da bambine, segna le epoche e attraversa con grande eleganza gli echi generazionali, per poi ritornare in vesti rivisitate o completamente uguale al passato, a riprova della sua natura estremamente ciclica. Stiamo parlando della moda, ovviamente applicata al mondo del vestiario e, quindi, del fashion, di tutto ciò che fa tendenza in ambiti diversi: dai capi sportivi a quelli eleganti e, ancora, gli accessori, le combinazioni casual e lo streetwear.
Insomma, sono innumerevoli le sfaccettature del paradigma che prenderemo in esame in quest’articolo e che, come alcuni potrebbero erroneamente pensare, non è nata in seno all’ultimo secolo, con le grandi riviste, le sfilate e gli eventi mondani, ma è qualcosa di cui si parla, di fatto, da secoli.
Possiamo, però, affermare che oggigiorno le persone sono molto più libere di esprimere la propria personalità con l’abbigliamento perché, a differenza di quanto capitava in passato, hanno la possibilità di personalizzare svariati capi e accessori. Al riguardo segnaliamo che sul web è possibile trovare diversi siti, vedi lo shop online Full Gadgets, che consentono di customizzare un’ampia quantità di articoli con loghi, scritte e immagini. Scopriamo, di seguito, alcuni importanti cenni storici sulla moda.
La storia della moda, gli albori e la rivoluzione industriale
Possiamo, sicuramente, affermare che sin dalla nascita delle prime civiltà, ci siano state delle tendenze tra gli uomini e donne o, meglio, dei canoni stilistici seguiti dalle varie classi sociali. Ovviamente, la sociologia è subentrata dopo e, di conseguenza, anche le varie etichette, così come le analisi storiche degli indumenti indossati dagli individui in ogni ceto. È chiaro che gli accessori, i gioielli e gli accorgimenti di stile fossero appannaggio anche delle civiltà antiche. Non a caso, abbiamo testimonianza di ciò nell’Antico Egitto, a Roma e in Grecia.
Al di là di questo, però, la moda in senso stretto o, meglio, come la concepiamo oggi, vide la luce in seno alla rivoluzione industriale, nel XIX Secolo, con l’invenzione dei telai meccanici e delle macchine da cucire. I primi prodotti di massa nacquero a Parigi che, non a caso, rappresenta un punto nevralgico della moda insieme a Milano in Italia, il cui periodi di massimo splendore, però, sarebbe arrivato in seguito. L’alta moda, ossia la haute couture, nacque nel 1860, dando inizio al trend dei capi di lusso, ricercati dalle persone più facoltose di tutto il mondo a tutt’oggi.
Il progresso della moda fino ai giorni nostri
Ecco come già nel XX Secolo la moda era diventata appannaggio di miliardi di persone, diventando un vero e proprio fenomeno di costume. Nel 1920, Coco Chanel presenta le gonne sopra il ginocchio e i cappelli alla garçonne, contrapposti alla visione eterea della donna del passato. Le varie maison cominciano a cercare stili personali e indumenti iconici come la polo della Lacoste, datata anni ’30. L’haute couture vivrà un periodo particolarmente florido per diversi anni, raggiungendo il massimo splendore nel 1945 e, successivamente, conoscendo la crisi dall’anno seguente fino al 1967.
In questo periodo si afferma l’Italia come punto nevralgico del prêt-à-porter, proponendo nuovi stili e concetti estetici mantenendosi anche più accessibili rispetto alla couture. Si presentano, dunque, sulla scena internazionale nomi come Armani, Versace, Coveri e Moschino, seguiti successivamente da Prada, Dolce e Gabbana e Gucci. Nel tempo, la moda avrebbe espanso i propri orizzonti in maniera massiva, proponendo mix culturali, accostamenti unici e ricercatezza eclettica, vedendo anche cose come il vintage diffondersi come vero e proprio oggetto di culto. Al giorno d’oggi, la moda è fluida, madida di sfaccettature e più mutevole che mai.
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