Storia di Petra: simboli e curiosità della città rosa del deserto

Storia di Petra: simboli e curiosità della città rosa del deserto

Petra non è solo una delle sette meraviglie del mondo moderno. È un luogo fuori dal tempo, scolpito nella roccia e nella memoria dell’umanità. Situata nel sud della Giordania, Petra è un sito archeologico straordinario, testimone della grandezza del popolo nabateo e del loro ingegno nel costruire una città intera all’interno di una gola desertica. È una tappa obbligata per chi ama la storia, l’archeologia e i misteri del passato. In questo articolo esploreremo la storia di Petra, le sue origini, i simboli più iconici e alcune curiosità che la rendono un vero gioiello del Medio Oriente.

Le origini e la storia di Petra: la città dei Nabatei

Petra fu fondata probabilmente nel VI secolo a.C. dai Nabatei, un popolo arabo nomade che seppe trasformare una zona desertica in un crocevia commerciale e culturale. Grazie alla sua posizione strategica tra l’Arabia, l’Egitto e la Siria, Petra divenne un centro nevralgico per le rotte delle spezie e dell’incenso. I Nabatei si arricchirono e svilupparono una civiltà raffinata, capace di fondere influenze ellenistiche, romane e orientali.

Uno degli aspetti più sorprendenti è la loro abilità ingegneristica: riuscirono a costruire un sistema idraulico sofisticato, con canali, cisterne e dighe, che garantiva l’approvvigionamento d’acqua in una delle zone più aride del mondo.

Il significato del nome e il colore della pietra

Il nome “Petra” deriva dal greco πέτρα (petra), che significa “roccia”. Un nome perfettamente adatto, visto che l’intera città è scavata nella pietra arenaria. La tonalità rosata delle rocce ha valso a Petra il soprannome di “Città Rosa del Deserto”. Ma non è solo rosa: al tramonto, le pareti si tingono di arancio, oro, rosso sangue e porpora, creando un gioco di colori mozzafiato.

Il Tesoro (Al-Khazneh): simbolo universale

L’immagine più famosa di Petra è senza dubbio quella del Tesoro, o Al-Khazneh, che compare dopo aver attraversato il Siq, una stretta gola lunga 1,2 km. Alta circa 40 metri, la sua facciata scolpita è un capolavoro di arte e precisione. In realtà non era un tesoro, ma probabilmente il mausoleo di un importante re nabateo, forse Aretas IV.

La leggenda vuole che il vaso posto sulla sommità contenesse oro nascosto dai faraoni, e i segni di proiettili ancora visibili provano che molti cercarono di aprirlo con la forza. Questa aura di mistero ha fatto di Al-Khazneh il simbolo per eccellenza di Petra e una delle icone dell’intero Medio Oriente.

Il Monastero (Ad-Deir): più grande e meno turistico

Meno noto ma ancora più imponente del Tesoro è il Monastero, o Ad-Deir. Per raggiungerlo bisogna salire oltre 800 gradini scavati nella roccia, ma la fatica viene ricompensata da una vista spettacolare. Con i suoi 45 metri di larghezza e 50 di altezza, Ad-Deir domina il paesaggio e testimonia la grande maestria architettonica dei Nabatei. Anche in questo caso, non si trattava di un vero monastero, ma probabilmente di un luogo cerimoniale.

Simboli scolpiti e significati religiosi

Petra è costellata di simboli scolpiti nella roccia: nicchie votive, altari, tombe monumentali e decorazioni con motivi vegetali, animali e geometrici. La simbologia nabatea era fortemente influenzata da culti pre-islamici, legati agli astri, all’acqua e alla fertilità.

Molti templi erano dedicati a Dushara, divinità principale dei Nabatei, e alla dea Al-Uzza, collegata a Venere. Le forme architettoniche e decorative riflettono la sincretizzazione tra le divinità locali e le influenze greco-romane.

Curiosità su Petra
  • Hollywood e Petra: Petra è apparsa in diversi film famosi, tra cui Indiana Jones e l’ultima crociata. Il Tesoro venne usato come ingresso al tempio che custodiva il Santo Graal, accrescendo la fama del sito.
  • Riscoperta moderna: Petra fu riscoperta nel 1812 dall’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt, che si travestì da mercante musulmano per entrare nella città proibita agli occidentali.
  • Non solo facciate: Molti credono che Petra sia solo una serie di facciate scolpite. In realtà, dietro queste si nascondono veri e propri ambienti, tombe, luoghi di culto, case, teatri e vie lastricate.
  • Petra by Night: Un’esperienza unica è la visita notturna: migliaia di candele illuminano il Siq e il Tesoro, creando un’atmosfera mistica e silenziosa che riporta indietro nel tempo.
Patrimonio dell’Umanità e simbolo identitario

Dal 1985 Petra è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Nel 2007 è stata proclamata una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno, riconoscimento che ha contribuito a rilanciarla turisticamente. Oggi è anche un simbolo d’identità per il popolo giordano, che ne va fieramente orgoglioso.

Storia di Petra: simboli e curiosità della città rosa del deserto

Petra non è solo un sito archeologico della Giordania: è un’opera d’arte scolpita nella roccia, una testimonianza di una civiltà brillante, un mistero che continua a incantare viaggiatori, storici e sognatori. È il perfetto incontro tra natura, ingegno umano e spiritualità. Visitare Petra non significa solo vedere un luogo, ma fare un viaggio nel tempo, tra storia e leggenda. E lasciarsi cambiare.

Post non sponsorizzato – Foto credit by Alex Vasey  utilizzato gratuitamente ai sensi della Licenza Unsplash

Esploratore di Emozioni ti piace scoprire posti fuori dalle solite rotte? Iscriviti alla nostra Newsletter!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Margaret Dallospedale

My name is Margaret Dallospedale and I was born in USA, but I'm Italian, Venezuelan & U.S. citizen. I'm travel blogger, travel agent and travel writer. I write my trips, my experiences, my ideas, my reviews and my inspirations. In my website I do not give any kind of advice, but only suggestions. I hope you can appreciate it.

Torna in alto