
Un viaggio tra arte, musica, teatro e sapori che ha lasciato il segno. Domenica sera si è chiusa l’edizione 2025 di Aperto per Cultura, e chi c’era lo sa: Alessandria ha regalato un’esperienza che va oltre la semplice visita a un centro storico. È stato come entrare in una versione alternativa della città, dove ogni angolo raccontava una storia, ogni cortile risuonava di note e parole, e ogni piatto diventava racconto.
Aperto per Cultura: quando Alessandria diventa un palcoscenico a cielo aperto
Per tre giorni, Alessandria ha abbandonato il suo ritmo quotidiano per vestirsi di luce, suoni, emozioni. Un progetto di rigenerazione urbana che trasforma spazi dimenticati in scenografie vive. E io ero lì, da viaggiatrice-esploratrice, per sentire tutto questo sulla pelle.
Da vedere: l’arte che abita i vuoti
Negozi sfitti e cortili nascosti sono diventati luoghi da scoprire. In Piazza Marconi, l’allestimento teatrale itinerante “La cura dell’uva” ha trasformato una semplice auto in palcoscenico, fondendo parole, ironia e riflessione. Un autospettacolo surreale, poetico, in grado di catturare anche i passanti più distratti.


Da sentire: le emozioni che suonano
Nel Cortile della Camera di Commercio, le note di Matteo Brancaleoni e il suo “Swinging Taste of Italy” hanno fatto vibrare l’aria. Luci soffuse, gente seduta in ascolto o semplicemente appoggiata a un muro con gli occhi chiusi e il cuore aperto. Era impossibile non farsi travolgere dal ritmo e dalla nostalgia.

Da gustare: sapori che raccontano
Il Tavolone delle Meraviglie, lungo Corso Roma, ha fatto da trait d’union tra cultura e gastronomia. Io ho scelto di cenare con dei deliziosi gnocchi di patate viola al pesto di zucchine, ma avrei voluto provare tutto:

- Il pulled pork con coleslaw della Focacceria Bruno
- Il baccalà in due versioni proposto da Ai Due Storti
- E, per concludere in dolcezza, la mousse al Bacio Gallina della storica Pasticceria Gallina






Da non perdere: il teatro che abita i cortili
Nel cortile interno di Palatium Vetus ho assistito a “Religo” di Teatrodistinto, con repliche in loop dalle 19.00 alle 23.00. Un teatro intimo, essenziale, quasi sacro, capace di rallentare il tempo.


“Mi piace esserci” è stato il claim di questa edizione. E sì, mi è piaciuto esserci davvero. Non solo per ciò che ho visto, ma per come mi sono sentita: parte di una comunità viva, che ha scelto la cultura come strumento di rinascita.
Se anche tu sei tra quelli che non si accontentano di una bella foto, ma vogliono tornare a casa con un pezzo di mondo in più nel cuore… segna in agenda la prossima edizione e visita il sito web. Alessandria non è mai stata così viva.
Post in collaborazione con Aperto per cultura
Margaret Dallospedale
My name is Margaret Dallospedale and I was born in USA, but I'm Italian, Venezuelan & U.S. citizen. I'm travel blogger, travel agent and travel writer. I write my trips, my experiences, my ideas, my reviews and my inspirations. In my website I do not give any kind of advice, but only suggestions. I hope you can appreciate it.