L’ampio nascondiglio sotterraneo di Pechino ora diventa destinazione turistica. Dixia Cheng è il risultato di una paranoia del governo della Cina: Doveva essere il rifugio dei cittadini dinnanzi ad una guerra nucleare da parte della Russia. La città sotterranea di Pechino, è una cornucopia di corridoi ad arco bianco, ospedali pieni di detriti, letti di ferro vuoti, verdure in decomposizione e visitatori curiosi. Il mondo sotterraneo di Beijing è costituito da una rete di tunnel e camere sotto la città, che si estende su 33 miglia quadrate di catacombe sotterranee. Chiamato anche “Grande Muraglia Sotterranea” per la sua vastità e scopo militare, il complesso del tunnel è stato scavato a mano dai cittadini locali negli anni ’70 per fungere appunto da rifugio durante invasioni, incursioni aeree o attacchi nucleari. Al culmine della sua prontezza, c’erano più di 90 ingressi ai corridoi sotterranei che erano nascosti nel retro di case e attività commerciali.
Dixia Cheng: la città sotterranea di Pechino (Beijing)
I civili in cerca di riparo dai bombardamenti sovietici nel complesso sotterraneo sarebbero stati al sicuro dalla noia e dalle bombe. Sono state costruite aule per i bambini e strutture ricreative come un cinema, negozi di barbiere, ristoranti e una pista di pattinaggio. Le camere nei tunnel ausiliari contenevano grano, armi e altri rifornimenti. La città sotterranea ospitava anche siti per la coltivazione di colture senza sole come funghi e aree preparate per la perforazione di pozzi. Fortunatamente, l’enorme rifugio antiaereo non è mai stato utilizzato per lo scopo previsto e la sua esistenza è svanita nell’oscurità fino a quando parti dei tunnel non sono state aperte come attrazione turistica nel 2000.
La città sotterranea come attrazione turistica
La maggior parte del complesso è ancora chiusa con solo una piccola parte dei corridoi aperto alle visite. Tuttavia, un certo numero di aziende ha aperto negozi nelle aree aperte. Il tour ufficiale porta i visitatori lungo solo un piccolo tratto circolare della Città Sotterranea. Qui si può vedere un ritratto di Mao Zedong e i murales di gente del posto che si offre volontaria per scavare i tunnel. Si leggono anche slogan tristi e sbiaditi come “Scava in profondità, immagazzina grano, non pretendere di essere un imperatore». Oppure “preparati alla guerra, preparati alla carestia”.
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