Vivere con un animale domestico non solo ci permette di non essere soli, ma migliora anche la nostra salute ed il nostro benessere. In particolare i gatti generano grandi soddisfazioni che sono state scientificamente comprovate. Mentre molti considerano i gatti creature indipendenti e sospettose, io ho avuto la possibilità di capire che non lo sono affatto, anzi ho scoperto che sono animali generosi, affettuosi e che non volterebbero mai le spalle ai loro amici umani. Più di una volta i miei amati gatti, Indy e Scheggia, mi hanno dimostrato di essere molto empatici. Quando mi sentono triste, ad esempio, non mi lasciano da sola e cercano il contatto per tranquillizzarmi. Per questo e per tanti altri motivi li considero uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto nella mia vita. In questa occasione ho deciso di raccontare, a chi sta pensando di adottare un micio, la mia esperienza durante la loro crescita. In particolare vi svelerò come ho affrontato dubbi e domande legati proprio al delicato periodo che stavano vivendo, insieme al mio Medico Veterinario, tra cui ad esempio capire cosa mangiano i gattini.
Come sono arrivati i nostri gatti amati a casa
Le storie dell’arrivo dei miei amati gatti Indy e Scheggia nelle nostre vite sono molto simili. Entrambi trovatelli destinati al gattile della mia città. Indy è stato trovato da un caro amico in una scatola di cartone sul ciglio della strada insieme ai suoi fratellini. Ricordo che questo amico era riuscito a darli tutti in affidamento tranne lui, perché era il più “vivace”. Io timidamente e con tanta paura (non avendo mai avuto un gattino prima di allora), decisi di adottarlo. La migliore scelta della mia vita: crescendolo con tanto amore e affetto è diventato il più dolce dei gatti. Questo bellissimo micio europeo ha un carattere molto particolare, vuole sempre stare in compagnia, adora i bambini e, ahimè, teme le altezze (non scherzo). Scheggia invece è stato trovato da mio fratello nel suo garage denutrito e pieno di spine (avendo il pelo lungo e nessuno che lo accudiva). Dopo aver girato tre quartieri limitrofi alla vana ricerca del suo proprietario, l’ho adottato. I primi tempi Indy non era molto felice del suo fratellino, ma a poco a poco si sono abituati a convivere e adesso vanno d’accordo (anche se non sempre). Scheggia è un gatto molto più intraprendente, anche lui dolce, ma estremamente diffidente e non preferisce il contatto con altre persone.
Insomma due felini con due storie simili, due caratteri diversi ma ugualmente tanto amati, che fanno parte della nostra vita da ormai sei anni. Ci hanno insegnato quanto sia bello prendersi cura di creature meravigliose e ci hanno donato tanto amore. Come abbiamo cresciuto i nostri amati gatti? Con tanta pazienza, seguendo i suggerimenti degli esperti e cercando di capirli in ogni fase della crescita.
Cosa mangiano i gatti piccoli
Quando il nostro micio è arrivato a casa abbiamo da subito prestato attenzione alla sua alimentazione. Essendo particolarmente disorientato e irrequieto per quanto possibile abbiamo lasciato invariate le sue abitudini alimentari. In generale sarebbe opportuno per i primi 10 giorni di convivenza mantenere il “vecchio regime alimentare” per poi procedere gradualmente nel giro di una settimana ad un cambio di cibo. È importante tenere a mente questa “regola” per favorire la salute digestiva. Ciò che dobbiamo avere ben chiaro è che dobbiamo fornire al nostro piccolo amico a quattro zampe qualità e quantità adeguate. L’alimentazione ha il compito di fornire al gattino i quantitativi adattati in nutrienti specifici per promuovere una crescita armoniosa e favorire la salute digestiva.
I gattini devono ingerire quantità attentamente bilanciate di proteine, carboidrati, fibre, vitamine e minerali. Il I gattini devono ingerire quantità attentamente bilanciate di proteine, carboidrati, fibre, vitamine e sali minerali. Il modo migliore per soddisfare questi requisiti è fornire loro alimenti per gattini appositamente formulati per soddisfare le loro esigenze nutrizionali.
L’alimentazione per gattini, oltre ad essere facilmente digeribile, deve fornire quantitativi adattati di energia e proteine per supportare la crescita e sostenere le difese naturali ancora immature. ROYAL CANIN® propone alimenti completi e bilanciati dal punto di vista nutrizionale appositamente pensati per soddisfare le esigenze dei gattini in funzione di stile di vita e razza.
Come educare un gatto
Quando adottiamo un gattino è importante insegnargli comportamenti adeguati, affinché la convivenza sia piacevole per entrambi. Il nostro obiettivo deve essere avere un gatto educato e, soprattutto, felice nella nostra casa. Non è affatto piacevole che morda o distrugga i mobili. Inoltre sarà anche importante che impari ad usare la lettiera in modo appropriato. Quindi come educare un gattino, in modo tale che sia felice e si senta a casa? Una delle cose che ho imparato subito è che i gatti sono estremamente intelligenti e capiscono rapidamente ciò che intendiamo insegnargli. Tuttavia, la loro natura giocosa e il loro temperamento vivace devono essere educati in modo positivo.
È importante mostrare molto affetto in modo che si fidi completamente di noi e sia ricettivo quando si tratta di imparare.
- Carezze e toni gentili predisporranno il gattino a fare le fusa e a mostrare così il suo compiacimento.
- Sarà importante indicargli la posizione di tutti i suoi oggetti personali: i giocattoli, il giaciglio per il riposo, le ciotole del cibo e dell’acqua e la lettiera.
Tiragraffi, lettiera e giochi
Dopo qualche giorno dal suo arrivo e quando si sarà adattato al nuovo ambiente sarà il momento di insegnagli a usare il tiragraffi, la lettiera e i giochi.
- È consigliabile avere un tiragraffi fin dal primo giorno e far sì che ci giochi regolarmente in modo da imparare ad usarlo nel modo più adeguato. Possiamo optare per un tiragraffi dinamico, che includa giocattoli e altri oggetti. Vi assicuro che i miei gatti non hanno mai distrutto un mobile anche perché il mio segreto è stato posizionarne uno in ogni piano della casa.
- Insegnare al nostro gattino ad usare la lettiera in maniera adeguata è un altro dei nostri compiti primari. Scegliamo un posto di facile accesso. Un trucco che ho imparato è accompagnarlo e portarlo lì dopo che ha mangiato, appena sveglio o dopo un’intensa sessione di giochi. Ogni volta che la userà correttamente dovrà essere ricompensato.
- Infine dobbiamo pensare ai giocattoli per tenere attivo e far divertire il piccolo gatto. Topi di pezza, palline, sonagli piumati, sono tantissimi i giochi attualmente in commercio e sicuri.
Infine cercate di osservarli spesso per capire se mostrano esigenze particolari. Dobbiamo tenere sempre a mente che, se noi umani siamo tutti diversi, anche i nostri amati gatti lo sono. Il suggerimento più importante che posso darvi è quello di amare i nostri cuccioli e dimostrarglielo.
Questo post è stato realizzato in collaborazione con Royal Canin® Italia, ma descrive la mia esperienza diretta con i miei gatti.