Ebbene lo confesso. Non amo molto i musei. Stare ore al chiuso, in spazi spesso ristretti, non fa per me. Preferisco ammirare l’arte all’aria aperta, in mezzo alla natura. Ecco perché non ho perso l’occasione per visitare la mostra “Organismi en plein air” dell’artista coreano Kim Seung Hwan alla Braida Copetti nella località Leproso di Premariacco a pochissimi chilometri da Udine (e ve la consiglio, ma affrettatevi, c’è tempo fino al 20 settembre. Già la location, voluta dalla famiglia di antiquari Copetti, vale il viaggio: un parco di 15 mila metri quadri immerso in un territorio collinare, pieno di vigneti e di aziende vinicole (La Tunella, Rocca Bernarda es.) dove producono i famosi bianchi friulani, a pochissimi chilometri da Udine e non lontano dal confine sloveno. Qua e là ci sono una ventina di sculture di diversi materiali (bronzo, pietra, acciaio), di cui due di dimensioni monumentali assolutamente inedite, che dialogano con le sculture di artisti internazionali che costituiscono la collezione permanente (artisti del XX secolo e contemporanei). Giro incantata tra alberi da frutto, gelsi, roseti. Mi avvicino all’opera di Pinuccio Sciola, l’artista delle pietre sonore, che ho avuto modo di scoprire nella sua Sardegna. E ancora quasi sfioro Giacomo Manzù. Resto incantata dal blu dell’opera di Pino Castagna (una scultura di sottili canne in vetro) a contrasto con il verde del prato e il tono caldo dei mattoni e delle pietre dell’edificio. Mi colpisce la brillantezza dell’acciaio delle altre opere – elencarle tutte è quasi impossibile – e gli altri materiali usati. Ma la cosa bella che qui ogni cosa si arricchisce e muta costantemente, presentando le forme di nuove opere e accogliendo nuovi autori, così come cambiano i colori della vegetazione. E ha provato a comprendere la natura e l’essere umano attraverso un metodo di realizzazione che estrae e fonde le particolarità delle forme di piante, insetti, crostacei, stalattiti, lava e alberi secolari di tutto il mondo, anche l’artistica coreano Kim Seung Hwan che espone in questi giorni. Scopro che dall’inizio della sua attività fino ad oggi, ha all’attivo 30 mostre personali e oltre 320 mostre collettive in Corea del Sud, Italia, Cina, Australia, Danimarca.
Alcuni suoi lavori sono esposti presso il Museo del Bozzetto di Pietrasanta, ad Aswan in Egitto, a Perth, Bondi in Australia, Aarhus in Denmark. Insomma, da non perdere. Qui, i suoi lavori in mostra sono intitolati tutti Organism, tranne i due inediti, lunghi otto metri e larghi quattro: curiosamente e a dispetto della mole si chiamano “nuvole”, Clouds-Organism. Quasi mi rifletto: la finitura a specchio sulla superficie, infatti, rimanda il paesaggio circostante e i movimenti dei miei passi. Ecco la meraviglia dell’arte all’aria aperta.
di Isabella Calbi
Info pratiche: L’ingresso è gratuito ma è consigliata la conferma della presenza via email a info@copettiantiquari.com o al numero 392 5598729. Il 17 settembre ci sarà anche una visita guidata. Negli altri giorni sono possibili le visite nelle seguenti giornate: giovedì e venerdì dalle 17 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20. Una volta terminata la mostra, resta aperto il Parco sempre su appuntamento.
www.copettiantiquari.com/parco-braida-copetti/
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