Ehi, viaggiatori e sognatori! Siete pronti a parlare di un argomento che mi sta davvero a cuore? Parliamo di… alleggerire il carico! Negli ultimi anni, ho fatto una rivoluzione silenziosa nel mio modo di viaggiare. Ricordo ancora i primi viaggi, con valigie così piene da far invidia a un trasloco intero. Jeans “per ogni evenienza”, tre paia di scarpe da ginnastica, e un kit di pronto soccorso grande come un mattone. Risultato? Schiena dolorante, stress da bagaglio a mano (ci starà? Non ci starà?) e la sgradevole sensazione di essere posseduta dalle mie cose, anziché il contrario. Poi, l’illuminazione. E con l’illuminazione, è arrivato il minimalismo in viaggio.
Non fraintendetemi, non si tratta di un diktat rigido o di vestirsi solo di grigio e nero (anche se ammetto che aiuta!). È una filosofia che si concentra sul liberare spazio mentale ed emotivo, oltre che fisico. Viaggiare leggero non significa avere di meno, ma vivere di più.
La mia rivoluzione: il minimalismo in viaggio iniziando lo zaino magico (o quasi)
Il punto di svolta è stato quando ho viaggiato per tre settimane in Sud America con solo uno zaino da 40 litri. Non solo ce l’ho fatta, ma l’ho amato!
Ecco le mie tre regole d’oro (e decisamente umane e non da robot) per abbracciare questa libertà:
1. Metti in discussione l’“E se…”
La trappola più grande è il famoso “e se…”
- “E se ci fosse una cena elegante inaspettata?”
- “E se facesse freddo/caldo/piovesse e tirasse vento?”
- “E se mi macchiassi i soli pantaloni che ho?”
La verità: Nove volte su dieci, il tuo “e se” non si avvera. E se si avvera? Puoi comprare una t-shirt al mercato locale (un souvenir molto più autentico!) o usare un servizio di lavanderia. Impara a fidarti della destinazione. Il mondo ha negozi, e va bene così.
2. La regola del “Tre è meglio di trenta”
Smetti di pensare in termini di outfit e inizia a pensare in termini di capsule wardrobe. Io seguo la regola del 3-5-7 (è flessibile, eh!):
- 3 Paia di scarpe (una per camminare/trekking, una da tutti i giorni/sneakers, un sandalo/ballerina elegante).
- 5 Capi parte inferiore (2 jeans/pantaloni versatili, 1 gonna/pantaloncino, 2 leggings o pantaloni comodi da viaggio).
- 7 Capi parte superiore (che si abbinino a tutto, dal bianco al nero, senza stampe troppo vistose).
E il trucco? Materiali intelligenti. Lana merino, tessuti tecnici che asciugano in fretta, e seta o lino che sembrano sempre chic. Lava a mano la sera, asciuga la mattina. Voilà!
3. Minimalismo = Budgeting (e Salute!)
Viaggiare leggero è un atto di auto-cura:
- Meno attesa al nastro bagagli: Quando tutti aspettano, tu sei già fuori, a prendere il taxi. Tempo guadagnato!
- Meno costi: Niente più tasse per il check-in del bagaglio. Quei $60 li puoi spendere per un’esperienza indimenticabile, magari un salto da un ponte o una lezione di surf! (Parlo per esperienza, l’adrenalina è un ottimo souvenir!).
- Meno stress: Sai esattamente cosa hai e dove si trova. Non devi rovistare in una valigia strabordante.

La felicità è leggera
Quindi, la prossima volta che sei davanti alla valigia, con la tentazione di mettere “giusto un altro maglioncino”, fai un respiro profondo.
Chiediti: Questa cosa aggiunge valore al mio viaggio?
Se la risposta è “No, ma… “, lasciala a casa.
Viaggiare leggero e imparare il minimalismo nel viaggio sono un regalo che fai a te stesso: ti permette di essere più mobile, più spontaneo e più concentrato sul momento e sulla destinazione, non sulle cose che ti porti dietro.
Quindi, zaino in spalla e via. Ci vediamo là fuori, con le spalle leggere e il cuore pieno!
E tu? Qual è l’oggetto che hai imparato a lasciare a casa per primo? Raccontamelo nei commenti!
Post non sponsorizzato
Margaret Dallospedale
My name is Margaret Dallospedale and I was born in USA, but I'm Italian, Venezuelan & U.S. citizen. I'm travel blogger, travel agent and travel writer. I write my trips, my experiences, my ideas, my reviews and my inspirations. In my website I do not give any kind of advice, but only suggestions. I hope you can appreciate it.