Il cuore di Piacenza è pronto a pulsare al ritmo di una tradizione gastronomica rinnovata con l’arrivo del ristorante “Ragò“. Precedentemente conosciuto come “Twin Fish”, il locale si prepara a svelare una nuova identità culinaria, dedicata alla ricchezza della cucina tipica piacentina. In un affascinante riadattamento culinario, “Twin Fish” si trasforma in “Ragò”, abbracciando l’autenticità della cucina locale. Dietro questa trasformazione c’è Paolo Molinaroli, noto imprenditore piacentino. La parola dialettale “Ragò”, che significa confusione, si trasforma in un simbolo di novità. Molinaroli condivide il cambiamento nella proposta del ristorante: addio ai piatti a base di pesce, e benvenuta alla cucina tipica piacentina.
Ragò: una cucina che celebra la tradizione piacentina
La nuova offerta gastronomica si declina in un viaggio del gusto tra le specialità locali. Tortelli, pisarei, anolini, tagliatelle con le prelibatezze di stagione, paste e insalatone saranno protagonisti delle tavole. A guidare questa avventura culinaria ci saranno due chef di talento: Jonathan Silva di Riva di Pontedellolio e Danilo Arduino Gatti di Genova. Arduino Gatti, con esperienze passate a Piacenza, porterà anche specialità genovesi come focacce e batarò, rendendo il menu una celebrazione culinaria che unisce le tradizioni di Piacenza e Genova.
La cucina piacentina, ricca di tradizione e sapore, si rivela come un viaggio gastronomico da non perdere presso il ristorante “Ragò”. Tra le specialità che fanno onore alla terra, spiccano i tortelli con la coda, autentico capolavoro di pasta ripiena che incanta con ogni morso. La loro preparazione artigianale, tramandata di generazione in generazione, racchiude una farcitura ricca di sapore e la magia di un’arte culinaria radicata nella storia locale. Accanto a questa delizia, i pisarei rappresentano un piatto iconico della cucina piacentina. Questi gnocchetti di pane, accompagnati da un gustoso sugo di fagioli e conditi con formaggio grana, incarnano il connubio perfetto tra semplicità e autenticità. Il loro nome stesso evoca il suono rassicurante del pestare la pasta, un gesto tramandato da secoli che trova espressione in un piatto in grado di conquistare il palato di chiunque ami la tradizione culinaria genuina e appassionata.
“Ragò” promette di essere non solo un ristorante, ma un luogo dove la tradizione culinaria locale si rinnova, accogliendo i residenti e i visitatori in un’esperienza gastronomica autentica e ricca di sapori. A noi è piaciuto molto e ci torneremo per raccontarvi i piatti e l’atmosfera.
Post non sponsorizzato – Si ringrazia per l’invito