Cosa vedere a Taranto la città italiana della Magna Grecia. In questo post parliamo di cosa vedere: il Castello Aragonese, la Cattedrale di San Cataldo, il Museo Archeologico, il Tempio Dorico di Poseidone in un solo giorno. Parliamo della città capoluogo dell’antica Magna Grecia, conosciuta come “la città dei due mari”, per la sua posizione tra il Mar Grande e il Mar Piccolo, è una delle città più grandi del sud Italia, importante polo industriale e militare dal Sud Europa. Fu fondata nell’VIII secolo a.C. C., dai Greci, antica città spartana, divenuta capitale della Magna Grecia. Il suo nome deriverebbe, secondo la leggenda, da Taras, figlio di Poseidone e di una ninfa, che sbarcò nel porto della città a dorso di un delfino inviato dal padre per salvarlo. Ciò che unisce la città al dio dei mari, per posizione ed importanza. La città era ricca di monumenti grandiosi: terme, teatri, templi e musei. Scuole, arte e scienza abbondavano in città.
Taranto: cosa vedere in un giorno
La ricchezza e l’importanza di Taranto declinò dopo un conflitto con i Romani, che saccheggiarono l’intera città. Con la caduta dell’Impero Romano iniziarono le grandi invasioni barbariche: Ostrogoti, Arabi, Saraceni e Bizantini. Dopo questi ultimi arrivarono i Normanni e Federico II fece edificare un grande palazzo sulle cui rovine sorge la Chiesa di San Domenico. A causa dei continui attacchi dei Turchi in epoca aragonese, Fernando I fece costruire il castello per rafforzare le difese della città. Dei grandi edifici della Magna Grecia sopravvivono solo pochi resti. L’unico ricordo del grande anfiteatro è una strada che porta il suo nome, mentre i resti del grande tempio dorico sono sfuggiti alla distruzione solo perché fino a poco tempo fa faceva parte di un altro edificio moderno.
La città divisa in più zone
Visitare la città è abbastanza facile, la città è divisa in più zone: il centro storico posto su un “isolotto”, con due ponti di accesso. Il “nuovo” borgo, e la zona più industriale e moderna. In uno o due giorni si può visitare il centro storico, il lungomare e le spiagge vicine. Soprattutto vi consiglio di provare i piatti tipici della cucina pugliese, che potete trovare a buon prezzo. Parliamo di una città che “soffre” l’inquinamento ambientale da parte di alcune aziende che la circondano, anche se negli ultimi anni è stata condotta un’ottima campagna di miglioramento ambientale che permette a Taranto di essere visitata e di godere delle sue bellezze.
Il Castello Aragonese
Il Castello fu edificato intorno al X secolo, per resistere all’invasione turca, il primo nome fu Castel Sant’Angelo. Nel corso degli anni la struttura subì notevoli modifiche, nel 1460 Alfonso D’Aragona la ingrandì e quasi trent’anni dopo si occupò della sua ricostruzione Ferndinando II D’Aragona. Furono innalzate le mura, nel castello fu posta l’artiglieria e attorno ad esso fu scavato un grande fossato. Un tempo c’erano cinque grandi torri, di cui una fu demolita e al suo posto fu costruito il Ponte Girevole. Entrati nel castello troverete la cappella di San Leonardo, dove, nel 1407, si sposarono re Ladislao di Durazzo e Maria d’Enghien. Dal 1887 il castello è sede della Marina Militare e la cappella il suo corpo di guardia. È possibile visitare il Castello con visite guidate gratuite, al momento con gruppi di 12 persone.
La Cattedrale di San Cataldo
La Cattedrale di San Cataldo sorge sui resti di una chiesa greco-romana. La struttura originaria è praticamente inesistente, in quanto gravemente danneggiata dagli attacchi saraceni, quello che oggi possiamo ammirare è un edificio del 1071, poi modificato nel 1873. L’edificio è lungo 84 metri e largo 24, di lato Nelle facciate si possono ancora vedere i resti della precedente struttura romanica, mentre l’attuale facciata è in stile barocco. Sulla facciata si possono ammirare le statue rappresentanti i Santi Pietro, Marco, Rocco, Cataldo e Irene. Il campanile, invece, risale al XV secolo.
All’interno la cattedrale è divisa in tre navate, molto particolare quella situata al centro, dove dominano sedici colonne di marmo. Queste colonne sono molto diverse tra loro, i loro capitelli sono corinzi e bizantini. Il pavimento è interamente decorato con mosaici e all’interno della cappella dedicata a San Cataldo si possono ammirare le reliquie del santo e diversi dipinti di Paolo de Matteis, risalenti al 1713. All’interno di una piccola cripta, poi, si trovano le tombe di alcuni vescovi di la città.
Il tempio dorico di Poseidone
Le Colonne Doriche di Taranto rappresentano ciò che resta del più antico luogo di culto di tutta la Magna Grecia. Sono la testimonianza di questa dominazione, avvenuta nell’Italia meridionale e sono le più antiche mai esistite, si trovano nel Centro Storico, in Piazza Castello e un tempo ospitavano il Tempio Dorico di Poseidone. Fino al secolo scorso si vedeva una sola colonna, la seconda vide la luce solo dopo alcuni lavori archeologici.
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