Proprio nell’anno un cui Venezia compie 1600 anni, ho avuto il piacere di scoprire i due vigneti sperimentali che la città Patrimonio Unesco cela gelosamente e alcuni dei vini del Consorzio Vini Venezia, che mi sono rimasti nel cuore e nella mente. Ma eravate a conoscenza del fatto che é stata la Repubblica di Venezia a creare una vitivinicultura “aristocratica”? Ebbene sì, i contadini acquisivano tecniche e informazioni nuove per poter produrre un vino di qualità e più longevo. Infatti nella pianura delle province di Venezia e Treviso c’erano i “vigneti dei Dogi” che producevano i vini della Repubblica Serenissima. Questi rinomati vini erano prodotti dai nobili veneziani nelle loro tenute di campagne ed essendo abili mercanti lo vendevano anche al mercato oltre confine.
E si poteva perdere un tesoro di questo tipo? Assolutamente no, di fatto sulle fondamenta di questa storia millenaria i viticoltori del Consorzio Vini Venezia si impegnano a produrre vini che hanno alla base studio, dedizione, tenacia e passione.
Il Consorzio Vini Venezia
Il consorzio nasce nel 2011 per tutelare e valorizzare le produzioni dei viticoltori consorziati. Opera su una vasta area che comprende i vigneti a denominazione di Origine Controllata e Garantita Lison e Malanotte del Piave e a Denominazione di Origine Controllata Venezia, Lison-Pramaggiore e Piave. Il loro obiettivo principale è quello di controllare che gli associati mettano sul mercato i loro vini nel pieno rispetto nelle normative. Inoltre offre un qualificato servizio di assistenza tecnica in viticoltura, enologia e fornisce ad ogni produttore informazioni giuste per valorizzare il proprio vigneto.
Vigneti sperimentali a Venezia
Durante questo viaggio alla scoperta dei vini del Consorzio Vini Venezia ho avuto il piacere di visitare due vigneti sperimentali: quello di Torcello e quello sorto all’interno dello storico convento dei Carmelitani Scalzi. Entrambi realizzati con l’intento di salvaguardare la biodiversità del patrimonio viticolo lagunare. Sono stati creati utilizzando alcune varietà presenti da centinaia di anni all’interno della laguna di Venezia.
- A Torcello abbiamo un vigneto sperimentale con tutte le varietà di vite ritrovate nella laguna, di cui hanno mappato il Dna.
- Nei pressi della stazione di Santa Lucia invece si trova un luogo molto speciale, carico di tanti simboli e circondato da tanta armonia. Il convento dei Carmelitani Scalzi custodisce un antico brolo (orto-giardino), nel quale è presente un vecchio vigneto.
Venezia Doc Merlot: per celebrare il milleseicentesimo anniversario della fondazione della città di Venezia
Tra i vini che mi sono rimasti impressi, c’è il Venezia Doc Merlot. E pensate che il Consorzio Vini Venezia ha optato proprio per questo vino per celebrare i 1600 anni di Venezia. Lo ha fatto realizzando una bottiglia celebrativa. La scelta è dipesa anche del fatto che il Merlot è uno dei vini preferiti dai veneziani. Ma a conquistarmi non c’è stato solo lui, che in realtà lo conoscevo bene. Il Lison, ottenuto dalle uve Sauvignonasse francese. La declinazione classica è entrata a far parte della mia mia personale lista di preferenze.
Come vi sottolineo sempre, i miei sono gusti di una dilettante che ama imparare e apprezza i tesori nella nostra terra. Come tour da fare con interessanti tappe alla scoperta di una Venezia diversa, vi do appuntamento a tra qualche giorno sempre qui.
Post non sponsorizzato – Si ringrazia il Consorzio Vini Venezia per l’invito