Se vi dico “prosciutto sensazionale” cosa vi viene in mente? Quello di San Daniele DOP ovviamente!
Per capire la sua bontà, abbiamo deciso di presenziare la tappa di Aria di festa proprio nella cittadella di San Daniele.
Ebbene sì, questa settimana ci siamo trasferiti nel Friuli per vivere da vicino la manifestazione più “deliziosa” dell’Italia. Siamo arrivati venerdì sera a San Daniele e siamo rimasti sorpresi dall’aria di festa che si respirava anche alle undici e mezza di sera. Convivio e socialità sono state le parole che hanno invaso la nostra mente fin da subito. Come se non fosse tutto già perfetto, abbiamo anche inaugurato l’hotel, che ha l’omonimo nome. Una struttura, situata al centro della cittadina, molto interessante dal punto di vista del design. Inoltre il servizio accogliente e raffinato ha fatto in modo che fosse ancora più apprezzato.
Aria di San Daniele non è una semplice manifestazione. Infatti è bastato un giorno per capire che si tratta di una celebrazione internazionale. D’altronde basta osservare quanti stranieri arrivano in Italia per presenziare questo importante appuntamento.
Percorso sensoriale del prosciutto sensazionale e presentazione dell’Elogio al prosciutto
Presso la sede del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, abbiamo realizzato una splendida esperienza: il percorso sensoriale del prosciutto sensazionale del bel Paese. Per capire se è originale, dobbiamo usare prima di tutto la vista. Infatti le caratteristiche che ci indicano la sua autenticità sono la forma a chitarra, lo zampino e il marchio.
Uno dei progetti, più interessanti di questa manifestazione, è il secondo volume di L’elogio del Prosciutto. Una raccolta di opere d’arte firmate da artisti e intellettuali di fama nazionale e internazionale, che hanno accettato la richiesta originale di Cesare Serafino, promotore del gruppo “Giovani Pittori Splimberghesi”. Ha proposto infatti di aderire a una innovativa forma di baratto, dove gli artisti donavano una loro creazione in cambio della delicatezza del Prosciutto di San Daniele. Quest’opera racchiude una ricca corrispondenza epistolare tra il gruppo dei “Giovani Pittori Splimberghesi” e alcuni artisti e personalità tra cui Federico Fellini, Ottavio Missoni, Guido Crepax, Francesco Tullio Altan, Gillo Dorfles e Gualtiero Marchesi.
Cosa visitare a San Daniele, mentre si festeggia il prosciutto sensazionale: La Guarneriana e la scuola mosaicisti di Spilimbergo
Di fianco al duomo di questa splendida città del Friuli si trova la Guarneriana, ovvero la biblioteca civica. Alcuni tra i tanti tesori custoditi in questa libreria, vi è anche l’archivio storico della comunità di questa città. La meraviglia di poter osservare da vicino libri che vantano 500 anni, non ha davvero prezzo. La scuola mosaicisti del Friuli a Spilimbergo è un’altra fermata d’obbligo. Entrare e non restare sbalorditi dalla bellezza di queste opere d’arte, è impossibile! Si tratta dell’unica scuola mosaicisti.
Cena stellata al ristorante Agli Amici di Udine
Per i palati raffinati, che amano l’eccellenza di questo prosciutto e vogliono provarlo in declinazioni diverse, il ristorante Agli Amici è il posto perfetto. Un menù che difficilmente dimenticherò. Perché? grazie ai sapori unici, alle fragranze sublimi e agli “impiattamenti” degni di opere d’arte. I piatti più apprezzati, tra quelli assaggiati, ci sono il tonno di San Daniele e Cesar’s salad e prosciutto di San Daniele ghiacciato. Lo chef Emanuele ha saputo incantare con la sua cucina tutti i nostri sensi. L’atmosfera raffinata, la gentilezza e l’accoglienza hanno fatto di quest’esperienza un ricordo da custodire per sempre nel nostro cuore.
Visita ad un Prosciuttificio San Daniele
Un’altro dei momenti più interessanti di questo viaggio è stata la visita ad un prosciuttificio, dove viene realizzato il prosciutto sensazionale di questa zona. In quest’occasione ci è stata raccontata ogni fase di lavorazione, iniziando da un vero e proprio rituale: il momento del ricevimento del prosciutto.
Viene accettato solo il meglio!
ci dice la produttrice, che ha aperto la sua azienda per raccontare alla stampa come si arriva ad avere un buon prodotto come il prosciutto di San Daniele. Solo in seguito vengono salati e posti nella zona più importante: la cella di sale. Ecco l’ingrediente che permette di stagionare la carne.
Poi viene messo a riposo, si lava e si mette ad asciugare in una grande stanza adibita a ciò. Prima di essere messi a stagionare, trascorrono del tempo in una cella, che permette di abituarsi alla temperatura ambiente. E’ proprio qui dove avviene la stuccatura con una pasta di grasso, contenente anche farina di riso (dato interessante visto che questo permette anche i celiaci di poter gustare quest’eccellenza. Finalmente i prosciutti arrivano nell’ultima stanza, provvista di finestre da entrambe i lati. Tutto ciò per far sì che il clima “accarezzi” queste delizie. Avete capito perché il prosciutto di San Daniele è sensazionale? Scoprite le prossime tappe qui!