Per chi ama le camicie pregiate, quelle con doppio ritorto sono la scelta perfetta.
Questo capo d’abbigliamento è senza ombra di dubbio il fulcro dell’universo maschile. E per questo la scelta delle camicie da uomo non deve essere fatta a caso, se si desidera una buona qualità. La camicia doppio ritorto è un’espressione che spiega la qualità del tessuto di questo capo. Infatti il cotone doppio ritorto si realizza usando quelle che sono le fibre più pregiate. Inoltre si segue una particolare procedura di lavorazione che viene fatta intrecciando i fili di cotone tra di loro a due a due. In questo caso si ha un tessuto particolare e molto apprezzato nella camiceria. Tra le sue caratteristiche abbiamo il fatto che la trama è molto più consistente e in questo modo si ha un materiale resistente e duraturo. E nonostante sia così, non è per nulla rigido, ma al contrario la sua morbidezza al tatto è talmente evidente che assomiglia a quella della seta.
Camicie da uomo: perché scegliere quelle realizzate con cotone a doppio ritorto.
Da tutto ciò possiamo capire che tutti i cotoni 100% sono di buona qualità, ma ciò che li distingue tra loro sono la provenienza e il tipo di lavorazione. E per questo è molto importante saper riconoscere un monoritorto dal doppio ritorto. La lavorazione del doppio ritorto crea un un materiale molto più pregiato, il cotone doppio ritorto è inoltre meno soggetto alle pieghe. Ciò significa che è più facile da stirare e quindi di avere un capo d’abbigliamento molto più elegante e portabile. Inoltre essendo meno trasparente di altri tipi di stoffe, non lascia intravedere un’eventuale t-shirt o canottiera sotto la camicia, che spesso gli uomini amano indossare. Altra caratteristica molto apprezzata è anche la sua lucentezza rispetto agli altri tessuti. Si riconosce subito quando è di buona qualità anche dai colori del tessuto, perché questo appare più brillante.
D’ora in poi, quando acquisterete la vostra camicia, non dimenticate di controllare la qualità del tessuto e di sceglierla a doppio ritorto.
