C’è un posto nel sud dell’Italia dove puoi volare come un angelo tra 2 borghi meravigliosi, ognuno incastonato in un pittoresco paesaggio. Il volo dell’Angelo è una delle zipline più lunghe, alte e veloci del mondo, copre una distanza di appena 1,5 km, a un’altitudine fino a 1020 m e raggiunge una velocità massima di 120 km/h. Per vivere quest’esperienza, dovrete raggiungere la Basilicata, nel sud Italia. Lì troverete non 1 ma in realtà 2 zipline che collegano i paesi di Pietrapertosa e Castelmezzano. Si può fare da soli, ma è necessario avere almeno 16 anni e un peso compreso tra 35 e 120 kg. Oppure il volo in tandem e in questo caso lo possono fare i maggiori di 12 anni, purché l’accompagnatore sia un adulto, con non un peso superiore ai 40 kg e che tra i due il peso totale massimo sia di 150 kg. E attenzione, non è consigliato alle donne in gravidanza.



Il volo dell’Angelo: apprezzare le dolomiti lucane viste dall’alto
Per prima cosa, avrete bisogno di un’auto per arrivare a Pietrapertosa o Castelmezzano. Purtroppo queste località non sono ancora ben servite dai mezzi di trasporto. Si può iniziare il volo da una delle due città. Una volta in città, cercate la biglietteria presso il centro del paese, seguendo le indicazioni. Una volta acquistato il biglietto vi basterà seguire le indicazioni per il volo dell’Angelo. Indipendentemente dal lato da cui inizierete, vi verrà richiesto di salire nella parte più ripida della città per raggiungere il punto di partenza. Una volta equipaggiati con l’attrezzatura giusta, sarete collegati alla fune di ferro. La gravità si occupa del resto, portandovi da una città all’altra. Arrivati dall’altra parte, ci sarà un bus navetta che vi porterà al 2° punto di partenza per il viaggio di ritorno.
E adesso scopriamo i due borghi meravigliosi che sono collegati da questa fine d’acciaio.




Cosa indossare per fare il volo dell’Angelo
Scarpe comode per le salite ripide fino ai punti di lancio e uno zaino per i vostri effetti personali che potete portare sulla schiena durante il volo.
Castelmezzano:
Castelmezzano è una gemma nascosta davvero bella d’Italia. È un posto dove puoi allontanarti dalla folla frenetica, prendere una boccata d’aria fresca e goderti uno posto bellissimo. Perché questa è una città di piccole dimensioni, ma compensa con la pura bellezza e un’unicità.
La storia di Castelmezzano inizia nel VI e V secolo aC quando nella valle del Basento giunsero coloni greci e fu fondato il paese di Maudoro. Nel X secolo dC la popolazione locale del paese fu costretta a fuggire dalle invasioni saracene. Fu un pastore, a seconda della versione della storia che si legge, che per primo si avventurò nella zona. Il sito dell’odierna Castelmezzano era situato, insieme a quello di Pietrapertosa, e riconosciuto come punti di osservazione perfetti per respingere gli invasori. La ragione di ciò era la posizione unica, da cui potevano far piovere pietre o far rotolare massi sul nemico.
I briganti
Questa posizione strategica gioca un ruolo importante nella storia antica della città. Nel XIX secolo il paese era occupato da Normanni, Aragonesi e Longobardi. Ma un periodo di governo instabile e inefficace nel paese vide bande di briganti occupare molti dei paesi dell’altopiano, insieme a Castelmezzano. Il motivo per cui hanno scelto luoghi come questo era dovuto ai nascondigli perfetti tra le rocce e al fitto fogliame della zona. A causa dei briganti che reggevano il paese, gran parte della popolazione locale fu costretta a fuggire o scelse di emigrare.



















Pietrapertosa:
Pietrapertosa è un comune della regione Basilicata nel sud Italia. Si trova in una zona montuosa che fa parte del Parco regionale. E’ considerato uno dei “Borghi più belli d’Italia” e la sua bellezza la deve anche al fatto che è un paesino arroccato ai margini delle pendici rocciose delle Dolomiti Lucane. La posizione del villaggio in questa splendida posizione e il modo in cui è costruito tra le rocce rendono il villaggio molto attraente da esplorare. Si sviluppa lungo la strada principale che porta ai piedi del castello arroccato sopra il paese.
Le case e le chiese
Le case sono costruite tra le rocce e la roccia in alcuni casi forma il muro di fondo delle case. La chiesa principale del paese è la Chiesa di San Giacomo Maggiore (Chiesa Madre). Fu costruito nel XV secolo e la sua struttura romanica è molto ben conservata. Ha un grande campanile imponente e all’interno si trovano dei bellissimi affreschi. Un’altra chiesa, situata vicino all’ingresso del paese, è la Chiesa di San Cataldo e che si pensa risalga al XII secolo. È uno dei più antichi del paese. Il castello di Pietrapertosa è situato nella parte più alta della Valle del Basento, sulla sommità di una rupe rocciosa alla cui sommità si trova un grande arco di roccia che un tempo fungeva da vedetta. Le fortificazioni qui risalgono all’epoca romana e poiché la Valle del Basento era un’importante via di comunicazione tra lo Ionio e il Tirreno le fortificazioni si svilupparono in epoca normanna.
Il Castello e le strade di Arabata
Il castello continuò per secoli ad avere un ruolo difensivo fino a quando fu abbandonato definitivamente nel XVII secolo e cadde in rovina. È una ripida salita al castello, ma ne vale la pena per le straordinarie viste a 360° sulla valle. Ai piedi del castello si trova la parte più antica di Pietrapertosa e questa parte del paese è chiamata l’Arabata dagli Arabi che un tempo dominavano la regione. Le strade di Arabata sono un granturco di stradine con scalini ripidi e fiancheggiate da piccole case. Le auto non possono entrare in questa parte del villaggio.























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