Un paio di settimane fa sono stata nel bellissimo borgo di Pietrapertosa, nella provincia di Potenza. Ha una delle più belle posizioni panoramiche sulle Dolomiti lucane. La città è caratterizzata da case in pietra e da strette stradine che conducono a viste mozzafiato. E’ conosciuta per la sua vicinanza al Parco Gallipoli Cognato, un’area protetta che offre molte opportunità per attività all’aria aperta come escursioni e birdwatching. Inoltre, è sede di importanti attrazioni turistiche come il Convento di San Francesco e il Castello medievale. E oggi vi racconto Pietrapertosa e la leggenda del contadino e dell’ape sul monte.

Pietrapertosa e la leggenda del contadino e dell’ape sul monte
Intorno al castello, che in realtà è una fortezza aleggia una leggenda che ha dell’incredibile. Infatti si racconta che sul monte su cui impera questa fantastica fortezza, un tempo, i contadini portavano il gregge al pascolo. Si credeva che quei luoghi fossero ormai da molti secoli abbandonati. E vi assicuro che quella è la sensazione che si ha quando si sale per la prima volta. A quanto pare una mattina un contadino, una volta raggiunta la vetta con le sue pecore, decise di entrare nel castello. Appena varcò le mura ed entrò all’interno del castello udì una voce chiedere aiuto. Questa voce diceva: “Aiutami! Aiutami, mio signore, sono imprigionata nelle mura della torre!” Il contadino subito dopo aver ascoltato quelle parole, in preda al panico ed allo spavento uscì fuori dal castello. Dalla fretta lasciò il suo gregge abbandonato e ritornò immediatamente al paese per raccontare la vicenda agli abitanti del borgo. Ahimè nessuno credette a questa storia.
L’ape sul monte
Decise così di ritornare sul monte per recuperare il bestiame. Ma al suo ritorno, trovò tutte le sue pecore senza vita. Il povero pastore iniziò a disperarsi per la perdita del suo gregge, ma improvvisamente iniziò a sentire nuovamente quella voce: “Aiutami! Sono…” Ma il pastore interruppe quella voce, prese un bastone e preso dall’ira inizio a scagliarlo nel vuoto e ad urlare: “Vuoi prenderti gioco di me, eh?, ma adesso ti faccio vedere io!” Senza accorgersene sferrò un colpo alla torre provocando un buco sulle parete che dava sul dirupo verso la chiesetta di S. Cataldo. Da quel buco venne fuori una ape luminosissima che mentre si alzava in volo disse: buco venne fuori una ape luminosissima che mentre si alzava in volo disse: ” Ah, finalmente! Erano mille anni che non vedevo la luce del sole, da quando il saraceno mi rinchiuse fra le pietre poiché voleva che io non concedessi alcun desiderio per nessuno”. Tanta era la vergogna di aver perduto il suo gregge che il contadino decise di non tornare più da sua moglie.

Il premio per il contadino
Durante la notte riapparse nuovamente l’ape. “Cosa vuoi, ancora? và via!” disse il contadino. “NOO, non disperare” disse l’ape, “Il saraceno ha voluto uccidere le bestie per scoraggiare altri contadini o accompagnatori, ma io so che tu sei buono e sarai ricompensato”. Il pastore su quelle parole si addormentò ed il mattino seguente trovò accanto a lui un sacco pieno d’oro e tante pecore.
Da allora nacque la leggenda dell’ape sulla montagna del castello di Pietrapertosa che rese ricco e felice un semplice contadino che non conosceva la gioia di una grande ricchezza.