
La sfilata Francesca Liberatore è stata sorprendente con capi unici. Vere opere d’arte che si ispirano alla natura, ma attenzione non è “back to nature” e ancora meno uno sguardo nostalgico su una natura ormai devastata. Francesca ha voluto raccontare un nuovo modo di intendere il nostro legame col pianeta organico-sintetico, sensibile e visibile. Ancora una volta è alla ricerca continua di nuovi modi e mode che esprimano il contemporaneo. I capi sono proposti in una palette serena e anche molto lontana dalle interferenze fluo del web. Abbiamo visto le proporzioni delicate ed un’albedine come nuovo presagio. E poi c’è un’evoluzione nello stile ma non verso stranezze manierate. Anzi un cammino verso il tratto personale senza alcuna ostentazione. Anche la struttura della collezione cambia, libera dalla gabbia del corpo ora inventato, sognato. La fontana di corpi che si succedono in un costante flusso al centro della scena, è creato dalla magica performance della compagnia milanese Liberi Di Physical Theatre. Una delle più ammirate e stimate al mondo, sia per la straordinaria versatilità che per l’altissima qualità coreografica delle sue performance, il cui mantra recita “La curiosità é alla base di una continua crescita”.






Sfilata Francesca Liberatore (primavera estate 2023)
La sfilata è iniziata da un’attenta riflessione sul corpo considerato come il campo di battaglia per capirsi e per capirci. Si tratta di un difficile percorso per chi sceglie la libertà. Si conquista però una volta spezzati i lacci di una tradizione, considerata spesso il retaggio di pregiudizi. In questo caso il fiore non celebra il romantico ma una sessualità esplicita. Un nuovo mondo ci attende, in cui la moda parla nuovamente di cammino etico ed estetico. Mentre la natura non si oppone a cultura, ma autenticità e verità diventano una cosa sola.
I caftani dalle stampe floral in bianco/nero dal sapore orientale di ceramiche monocolore si alternano ai crop top must have di stagione anche per Lui. Gonne gipsy a doppia ruota in satin stampato dalle tinte fané ridisegnano una nuova eleganza fatta di ampiezze e di movimento, di forme non esposte anzi celate.









Post non sponsorizzato – Si ringrazia per l’invito al team di Francesca Liberatore
Margaret Dallospedale
My name is Margaret Dallospedale and I was born in USA, but I'm Italian, Venezuelan & U.S. citizen. I'm travel blogger, travel agent and travel writer. I write my trips, my experiences, my ideas, my reviews and my inspirations. In my website I do not give any kind of advice, but only suggestions. I hope you can appreciate it.